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IL TERRITORIO | Storia e Cultura
 

La conoscenza dei materiali lapidei per uso ornamentale o edilizio costituisce una base documentale di grande interesse culturale per evidenziare, tramite l'evoluzione dell'uso delle pietre naturali, aspetti significativi dell'evoluzione di un ambiente sociale, quale la sua crescita economica, la sua apertura verso apporti esterni ed il cambiamento dei gusti, tendenze o “mode” nel corso del tempo.
In Italia, la cultura dell'utilizzazione della pietra non è solo un tratto storico, splendidamente rappresentato dalla maggiore concentrazione mondiale di opere monumentali, ma ha avuto un ruolo fondamentale anche nello sviluppo del settore produttivo industriale ed artigianale legato ai materiali ornamentali, settore nel quale il nostro Paese ha il ruolo di punto di riferimento e di ‘leader'a livello mondiale.

Il taglio in una cava
Il taglio in una cava

Antiche case in pietra

Craveggia
Craveggia
Il comprensorio Ossolano riveste un ruolo assolutamente unico nel territorio italiano, in quanto rappresenta il bacino estrattivo per eccellenza di beole e serizzi, ortogneiss derivati dal metamorfismo alpino di originari graniti Varisici (315-270 Ma), che per le proprietà fisico-meccaniche e la versatilità di lavorazione costituiscono materiali di largo impiego per interni ed esterni sia nel mercato italiano che estero. In Ossola sono altresì ubicate diverse cave di marmo tra cui il famoso “Marmo di Candoglia” utilizzato per la costruzione del Duomo di Milano e all'imbocco della valle si estraggono i “Graniti dei Laghi” tra cui Baveno e Montorfano.
Milano è sicuramente la città che meglio mostra l'uso delle pietre Ossolane ed in cui si ritrovano i vari materiali utilizzati in differenti periodi, ma Torino, Genova, Venezia, Roma, Napoli sono altrettante mostre a cielo aperto dei materiali Ossolani.
Fino all'Ottocento l'Ossola è ancora una zona d'economia semichiusa, un piccolo mondo organizzato per se stesso, con le sue misure e i suoi costumi locali, il suo dialetto particolare, con gli abiti fabbricati in casa, con una produzione solo sufficiente al fabbisogno. Ogni villaggio ha i suoi artigiani, con le loro piccole attività, cui si affianca un universo di contadini piccoli proprietari, per i quali i raccolti e le cure del bestiame sono quasi l'unica occupazione.

Oggi invece industria, commercio e turismo dominano l'economia dell'Ossola, ed è in questo nuovo contesto che la “pietra”, nella sua accezione più vasta, ricopre un ruolo sempre più dominante nella vita dell'intera valle.
Se in altre civiltà contadine la maggior parte delle strutture è realizzata in legno, in Ossola le ritroviamo in pietra. Ancora oggi in alcuni paesi dell'alta valle tutto è in pietra: le murature delle case ed i tetti, le attrezzature e gli arredi, le strade e i confini segnati da lastre piane infisse nel terreno una adiacente all'altra, i sostegni per le viti, sistemati ad un'altezza tale da consentire la coltivazione dei campi sottostanti e infine oggetti domestici, quali stufe, i “furnet” per scaldare l'abitazione.

Domodossola
Domodossola

Il porto di scarico a Milano
Il porto di scarico a
Milano-litografia dell'800
In Ossola sono presenti numerose cave di pietre ornamentali, la maggior parte delle quali tuttora attive; si sfruttarono con continuità soltanto agli inizi del 1800, anche se l'atto più antico testimoniato risale al 19 ottobre 1387. In quella data il duca Gian Galeazzo Visconti, proprietario dei terreni del Lago Maggiore, autorizzò il prelevamento del marmo di Candoglia per la costruzione del Duomo di Milano, ordinando alle autorità locali di allora di consentirne il trasporto per via d'acqua senza pedaggi, gabelle e dazi.
Fino alla fine del secolo scorso i blocchi di marmo venivano dimensionati in base alle misure richieste e caricati su barconi che, dal Toce, arrivavano al Lago Maggiore, da questo al Ticino e infine al Naviglio.

Oggi, il marmo di Candoglia è in pratica fuori commercio, poiché le cave sono di proprietà della “Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano” ed il materiale è stato ed è tuttora usato, esclusivamente, per la costruzione e manutenzione del Duomo di Milano.

Beola Grigia
Beola Grigia